MARIA BARBIERI

GUITAR PLAYER - ITALY

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BIOGRAFIA

Maria Barbieri è una chitarrista italiana con forti influenze progressive rock, ambient, hard rock, soul-jazz e pop. e turnista in Italia e all’estero. Diverse le collaborazioni internazionali e le menzioni da parte di alcuni suoi idoli, vedi: Franco Mussida, Robert Fripp, Lino Vairetti, Steven Wilson ecc.

Menzione di Robert Fripp( Innerviews, Classic Rock, La Stampa, El País ) :

Potresti considerare di includere una donna nei King Crimson? Non in quanto donna, ma in quanto buona musicista. A volte sento che i King Crimson siano troppo maschili.

“Concordo! Ma tutto questo non è arbitrario! Ho visto questi King Crimson la sera del 22 giugno 2013. E ho visto 7 musicisti, uno per uno specificatamente e individualmente, ed erano tutti uomini. Se fossero state tutte donne, avrei chiamato tutte donne. Ma la storia è più lunga: la sera del 22 giugno 2013 mi sono posto la domanda: se i King Crimson dovessero suonare domani, che band sarebbe? Se avessi visto qualche donna, ovviamente l'avrei chiamata! Ma non è arbitrario. Se vediamo qualcosa, diventa possibile. Se non la vediamo, vi sarà disordine. Tornando all'inizio del discorso: la vita è caotica! Se io vedo qualcosa chiaramente, quella cosa diventa disponibile. Potrebbero esserci donne nella band? Sicuramente, sempre che siano le donne giuste, nel momento giusto, nel posto giusto e nelle giuste circostanze, e c'è questa donna meravigliosa che suona "Larks' Tongues in Aspic Part II", un'italiana Maria Barbieri. Ma non mi è venuta in mente fino al 22 gennaio 2013, altrimenti l'avrei chiamata. Ha fatto davvero un gran lavoro!".

Robert Fripp

Recentemente menzionata nuovamente dal re cremisi sui social e sulla pagina ufficiale anche per il suo lavoro su Fracture, brano considerato impossibile da suonare.

Ha calcato diversi palchi televisivi, sui canali RAI 1, TV 2000, partecipando a programmi come Il sabato italiano, Domenica In, Bel tempo si spera. Ha collaborato anche in progetti orchestrali e presente in video mondiali con musicisti di spessore e protagonista a Pompeii per esibizioni di tributo a David Gilmour. Ha suonato anche come ospite in occasione del memorabile concerto degli Osanna a Forcella nel 2019 e Lino Vairetti l’ha menzionata in due interviste. Presente nel video internazionale di Anthony Garone e Octavio Salas “Fracture All Over The World insieme a Jennifer Batten chitarrista di Micheal Jackson e tanti altri musicisti di spessore. Recentemente presente nella collaborazione con Larry Crowe, Fred Hervieu e Greg Breit per un’interpretazione di Spectral Mornings (Steve Hackett). In attivo future collaborazioni estere.

Maria fa ora parte ufficialmente del team Suhr, un sogno che si avvera considerando che da anni è il suo brand preferito di chitarre! Ha collaborato anche con DV Mark di Marco De Virgilis e partecipato al The Mark World Show 2021.

VITA ARTISTICA

Maria Barbieri è una chitarrista italiana nata a Lacco Ameno d'Ischia il 17 aprile 1994. Fin dai primi anni Maria mostrava un interesse vivace verso la musica, soprattutto grazie all’influenza della famiglia. In particolare il padre, oltre ad essere un bassista goliardicamente (perché in realtà lavorava come chef ed era amministratore nella società di famiglia Il Girasole ), un collezionatore di strumenti, di attrezzature e impegnato nei lavori fai da te; era un grande appassionato di musica, in particolare verso le band britanniche e la scia Progressive Rock. La madre di Maria, Eraldo Carmela ma conosciuta come Liliana, è una casalinga, nel tempo libero tastierista, cantante ed artista. Suonava in una band psichedelica ischitana con il marito al basso, e il fratello batterista Franco. Maria seguiva le prove, e nel frattempo, a cinque anni, sognava e fantasticava con il sottofondo dei Gentle Giant, Led Zeppelin, Deep Purple, Jethro Tull, Pink Floyd, David Bowie, Peter Gabriel, Beatles, America e tutto ciò che risuonava in casa grazie ad un romantico giradischi vintage. Tutti bene o male sono legati ad uno strumento nella famiglia di Maria, anche se per poco tempo e non per professione: Il fratello Domenico Barbieri suonava la batteria, e la sorella maggiore Licia Barbieri cantava nel suo periodo adolescenziale.

Maria è la più piccola, e i fratelli non sono proprio coetanei, ma lei è affascinata dalla musica di un periodo che non ha vissuto direttamente, attraverso il riflesso dei vinili presenti nel luogo in cui è cresciuta, e così risultava fin dai primi anni un po’ bizzarra ai suoi conoscenti per i gusti inusuali. All’età di nove anni, Maria chiese al padre di poter studiare uno strumento musicale; lui le propose il basso o le tastiere, per seguire le orme di uno dei genitori, ma alla fine lei scelse la chitarra. Iniziarono le prime lezioni private, ma soprattutto, lo stile di Maria si è formato negli anni attraverso svariati ascolti ed interesse personale nello studiare i brani che le piacevano ad orecchio, sviluppando così subito questa capacità a dispetto di uno studio più teorico-accademico. In poco tempo i progressi della giovane chitarrista entusiasmarono il padre che decise di seguirla ed indirizzarla con grande premura. Dopo un anno di lezioni sulla acustica Maria ebbe in regalo la sua prima chitarra elettrica, una peavey Wolfgang Special di Van Halen. Con quella chitarra si esibì in pubblico per la prima volta all’età di undici anni in una piazza insieme al fratello, raccogliendo molti consensi dal pubblico turista. Durante gli studi, seguiva il padre nei suoi concerti riprendendo con la videocamera anche le esibizioni con il gruppo Platinum ed Others, sognando di suonare su grandi palchi. Seguiva anche il fratello e la sua band “Soul Flame”.

Le esibizioni della giovane rimasero nell’adolescenza nel circuito isolano; sempre grazie al padre e al fratello. In questa fase si appassionò al metal, adorando Dimebag Darrell dei Pantera. Crescendo si focalizzò sui generi Hard Rock, Progressive Rock, Pop, soul-jazz. A diciassette anni riprese delle lezioni private relative all’armonia e alla chitarra classica con Stefano Zabatta, studiando sempre dei brani da autodidatta da mettere sul canale di YouTube. Si appassionò sempre di più ai King Crimson, dopo averli scoperti all’età di quattordici anni. Sconvolgente il primo ascolto del re cremisi, uno sconvolgimento di cui non potrà mai più farne a meno! Qui suonava molti brani del genere nel trio con Marisa Cuomo, sua amica ed incredibile tastierista, ed Enzo Buono, ingegnere e batterista per hobby.

Intorno ai vent'anni Maria partecipò a diverse clinics, come quella di Guthrie Govan tenutasi a Roma nel 2014.

Robert Fripp divenne un punto di riferimento artistico e d’ispirazione, nonché uno dei chitarristi preferiti. Maria iniziò a lavorare come chitarrista, suonando in giro per l’Italia. Nel 2016 ha ottenuto una proposta di un provino che non ha potuto rifiutare, entrando a far parte così dopo un' audizione dall’esito positivo nella Little Tony Family, prendendo il posto del grande chitarrista e compositore Enrico Ciacci, fratello di Little Tony nel progetto musicale in eredità. La chitarrista ha lavorato con loro per tre anni, calcando spesso gli studi televisivi su Rai 1 e Tv 2000, partecipando a programmi come Domenica In, Il sabato italiano o Bel Tempo si Spera, ed andando in tour in Italia e in Slovenia.

Ad un certo punto Maria ha deciso di incanalarsi completamente nel suo percorso di chitarrista. In questa fase ha perso il padre, che l’ha sempre incoraggiata nella professione musicale. In quel periodo Maria ha creato diversi brani arrangiati per un trio sperimentale, intraprendendo svariate collaborazioni ed ottenendo l’interessa per la pubblicazione del disco che però non è ancora avvenuta per via del covid-19. Nell’aprile del 2019 è accaduta una cosa incredibile: Robert Fripp l’ha menzionata durante una conferenza stampa internazionale sul cinquantesimo anniversario dei King Crimson, rispondendo alla domanda di una giornalista e pronunciando il suo nome chiesto al giornalista e scrittore Alessandro Staiti. Le ha fatto i complimenti sul lavoro della cover Larks’ Tongues In Aspic Part II dicendo che se l’avesse conosciuta prima e nelle giuste circostanze l’avrebbe chiamata nella band, qui le esatte parole prese dall’intervista:

Potresti considerare di includere una donna nei King Crimson? Non in quanto donna, ma in quanto buona musicista. A volte sento che i King Crimson siano troppo maschili.

“Concordo! Ma tutto questo non è arbitrario! Ho visto questi King Crimson la sera del 22 giugno 2013. E ho visto 7 musicisti, uno per uno specificatamente e individualmente, ed erano tutti uomini. Se fossero state tutte donne, avrei chiamato tutte donne. Ma la storia è più lunga: la sera del 22 giugno 2013 mi sono posto la domanda: se i King Crimson dovessero suonare domani, che band sarebbe? Se avessi visto qualche donna, ovviamente l'avrei chiamata! Ma non è arbitrario. Se vediamo qualcosa, diventa possibile. Se non la vediamo, vi sarà disordine. Tornando all'inizio del discorso: la vita è caotica! Se io vedo qualcosa chiaramente, quella cosa diventa disponibile. Potrebbero esserci donne nella band? Sicuramente, sempre che siano le donne giuste, nel momento giusto, nel posto giusto e nelle giuste circostanze, e c'è questa donna meravigliosa che suona "Larks' Tongues in Aspic Part II", un'italiana Maria Barbieri. Ma non mi è venuta in mente fino al 22 gennaio 2013, altrimenti l'avrei chiamata. Ha fatto davvero un gran lavoro!".

Robert Fripp

Da quel momento ci sono stati cambiamenti molto positivi e Maria si impegna sempre più a fondo nei suoi progetti, con una consapevolezza più matura. Collabora in big band e in svariati progetti a distanza visto il periodo covid-19. Nel 2020 ha suonato anche con Lino Vairetti e gli Osanna, ed è circondata da riferimenti importanti, che sono una specie di famiglia musicale. Ha conosciuto il grande chitarrista e cantante Jakko Jakszyk all’after show del concerto dei King Crimson a Verona, che è diventato un altro pilastro importante nel suo percorso.

Maria ha suonato a Pompeii diverse volte riproponendo Echoes dei Pink Floyd in ricordo del legame fra David Gilmour e il luogo in questione. La prima collaborazione/endorser si realizza nel 2020 con il marchio Dv Mark con un amplificatore, marchio italiano del grande Marco De Virgilis. Nell' aprile del 2021 si realizza uno dei sogni di Maria, quello di diventare un’artista del marchio Suhr, entrando nella prestigiosa squadra dello storico John Suhr. Un grande prestigio e felicità, considerando che Maria suona chitarre di questo brand dalla sua prima Suhr modern che le è stata regalata dal padre nel 2014.

Recentemente Maria è stata anche menzionata dal grande Steven Wilson, uno dei suoi artisti preferiti che si è complimentato con lei in un’intervista per quanto concerne un video in cui ha suonato l’assolo di Eminent Sleaze, brano dell’ ultimo album The Future Bites.

BIG BIG TRAIN

Il 24 Agosto 2023 comincia una nuova grande avventura! Maria è in tour con la progressive band BIG BIG TRAIN. In giro per l'Europa calca i migliori palchi di diverse città insieme a eccelsi musicisti: Alberto Bravin alla voce, Nick D’Virgilio alla batteria, Rikard Sjöblom tastiere\chitarre, Gregory Spawton basso, Clare Lindley violino, Oskar Holldorff alle tastiere.

INFLUENZE PRINCIPALI:

David Gilmour, Dimebag Darrell, Pantera, Robert Fripp, Jakko Jakszyk, Steve Hackett, Steve Vai, King Crimson, Gentle Giant, ELP, Steven Wilson, Peter Gabriel, Franco Mussida, Toto, Peter Gabriel, Jethro Tull, Van Halen, Aristocrats, Guthrie Govan, Riverside, PFM,Carlo Fimiani, Osanna, Area, Genesis, Scott Henderson, Beatles, Deep Purple, Steve Morse, Jimmy Page, Led Zeppelin, Pink Floyd, Frank Zappa ecc.

Tutti i prossimi aggiornamenti saranno presenti su questo sito e sulle pagine social.

Grazie per l’attenzione, questa è una biografia sui momenti più significativi del percorso di Maria.